domenica 23 giugno 2013

Santa Messa in rito antico a Canoscio (PG)

Cari amici,
l'Associazione San Michele Arcangelo di Perugia vi invita martedi 2 luglio, ore 18.30, alla Pieve medievale di Canoscio (PG), presso i buoni Frati Francescani dell'Immacolata, dove verrà celebrata una Santa Messa in rito romano antico, per la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria. 
Cordiali saluti.














lunedì 17 giugno 2013

Conferenza Matteo D'Amico

La conferenza di Matteo D'amico a Perugia, tenutasi ieri, ha registrato un buon successo, nonostante le difficoltà e le opposizioni a cui siamo andati incontro.
Un caro ringraziamento a Matteo per la sua magistrale lezione e per le sue bellissime parole.




sabato 8 giugno 2013

La Sacra di San Michele

La Sacra di San Michele di Margherita del Castillo

Mille chilometri a nord dell’omonimo santuario di Monte S. Angelo sorge la Sacra di San Michele, presso la quale trovavano ristoro i pellegrini diretti a Roma, Santiago o Gerusalemme, che da Chambéry, attraverso il Colle del Moncenisio, giungevano a Susa. Come il più antico insediamento angelico sul Gargano, da cui si diffuse il culto del principe delle milizie celesti, anche la Sacra piemontese sorge su un’altura, in una posizione davvero vertiginosa.
I monaci Benedettini arrivarono sullo sperone del Monte Pirchiriano, nelle Alpi Coazie, tra il 983 e il 987, seguendo l’esempio di San Giovanni Vincenzo che proprio qui aveva già intrapreso una vita eremitica. L’abbazia venne edificata in quegli anni grazie all’iniziativa di Ugo di Montboissier, ricco signore dal fosco passato, che aveva ottenuto in cambio da Papa Silvestro II il perdono di tutti i suoi peccati.
Il complesso monumentale è composto da vari edifici su diversi livelli, che documentano l’evolversi dell’architettura dallo stile romanico a quello gotico. La facciata, di vari colori e geometrie,  con i suoi 41 metri di altezza, è senz’altro la parte più imponente: varcatane la soglia, il ripido Scalone dei Morti culmina nella Porta dello Zodiaco sui cui battenti il maestro Nicolao (XII sec) scolpì le immagini dei segni zodiacali e delle costellazioni australi boreali.
Non si conosce esattamente l’anno in cui, nel Millecento, iniziarono i lavori di costruzione della chiesa a tre navate, sormontate da volte a crociera e tre absidi. Gli interventi successivi, sei e ottocenteschi, non ne alterarono, comunque, l’aspetto originario. Entrando, curiosamente sotto il primo pilastro della navata centrale per 15 centimetri affiora quello che il poeta Clemente Rebora definì “culmine vertiginosamente santo”, ovvero la cima del monte Pirchiriano.
Sulla parete sinistra il visitatore si imbatte subito nel grande affresco dell’Assunzione, dipinto nel 1505 con le scene della Sepoltura di Gesù, la Dormitio Virginis e la Madonna Assunta, da Secondo del Bosco di Poirino. L’opera più famosa che qui si conserva è il Trittico di Defendente Ferrari (1520) che mostra al centro la Vergine che allatta il Bambino in una mandorla d’oro circondata da cherubini e, sui pannelli laterali, San Michele Arcangelo che scaccia il demonio e San Giovanni Vincenzo.
Dalla zona centrale, scendendo una dozzina di scalini logorati dai passi di migliaia di pellegrini, si arriva a quello che è il luogo più sacro dell’intero complesso, un piccolo ambiente absidato la cui storia si intreccia con la leggenda, che gli studiosi ritengono essere il primitivo Santuario, la prima Sacra.

Fonte: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-sacra-di-san-michele-6627.htm

lunedì 3 giugno 2013

La bacheca: i libri consigliati dall'Associazione

Padre Amorth / Paolo Rodari, L'ultimo esorcista, Piemme 2013

http://www.edizpiemme.it/libri/l-ultimo-esorcista





Quando San Michele Arcangelo apparve sul Gargano

di Margherita Del Castillo


Giugno, tempo di vacanze. Certo, non per tutti, ma se non altro si inizia a parlarne. Anche noi, dunque, vogliamo intraprendere un viaggio o, meglio, un cammino e seguire i passi degli antichi pellegrini affinché l’estate possa essere un’esperienza vera, un’esperienza di fede.
Ripercorriamo, allora, per tappe la via Francigena, o Franchigena o Francese, ovvero quella rete di strade, dette anche Romee, che in epoca medievale conducevano alle tre principali mete religiose della Cristianità: Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostela.
Partiamo da Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, sosta imprescindibile per chiunque fosse intenzionato a raggiungere il porto di Brindisi e imbarcarsi per la Terra Santa. È qui che sorge il Santuario di San Michele Arcangelo iscritto, con altri siti longobardi ricchi di storia, arte e cultura, nella lista dei beni patrimonio dell’umanità stilata dall’Unesco.
La tradizione colloca la sua origine nell’anno 490, data della prima apparizione dell’Arcangelo in una grotta sul Gargano, divenuta subito luogo di culto. A questa prima epifania ne successero altre durante le quali il Principe delle milizie celesti si presentò sempre come custode di questa sacra grotta dove “i peccati degli uomini possono essere perdonati… qualsiasi colpa può essere cancellata… qualsiasi cosa esaudita dalla Santissima Trinità”.
Del Santuario si presero cura dapprima i Duchi di Benevento e, a seguire, i Normanni, gli Svevi e gli Angioini, intervenendo ciascuno sulla struttura, ampliandola e arricchendola con nuove decorazioni. Sul nucleo originario, progettato seguendo canoni stilistici preromanici, tra il VII e l’VIII secolo venne edificata una chiesa il cui aspetto attuale risale al radicale rifacimento del XIII secolo.
Superato il vestibolo in facciata, si accede a una lunga scalinata che scende fino alla Grotta dell’Arcangelo. Una porta bronzea, i cui battenti bizantini raccontano storie dell’Antico e del Nuovo Testamento, definisce la soglia di uno tra i primi spazi gotici in Italia, mirabile per la semplicità della sua unica navata a tre campate e ad archi a sesto acuto.
Qui si conserva la statua di San Michele, realizzata in marmo bianco di Carrara dal Sansovino nel 1507: sotto di essa è custodito l’altare primitivo sui cui è impressa l’impronta di un fanciullo, identificato nello stesso Arcangelo che così volle confermare la Sua vigilanza su questo luogo.
La Basilica superiore, commissionata da Carlo d’Angiò nel 1274, è dominata da un bellissimo campanile di pietra calcarea alto 25 metri.
Al mondo esistono altri due importanti santuari intitolati a San Michele Arcangelo: Mont Saint Michel in Francia e la Sagra di San Michele in Val di Susa.
È straordinaria la coincidenza che essi sorgano a 1000 Km l’uno dall’altro, allineati lungo una retta che, prolungata idealmente, porta esattamente a Gerusalemme.

Fonte: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-quando-san-michele-arcangelo-apparve-sul-gargano-6586.htm